FINALMENTE
LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO.
La maggioranza non aveva
nessuna proposta solo mantenere atto
Ci aspettavamo dalla
maggioranza una presa di posizione ferma e proposte migliorative rispetto a
quelle deliberate dalla struttura commissariale ed all’ASP provinciale.
Nonostante la presenza
dei massimi rappresentanti regionali e provinciali non è stato raggiunto hanno
dato un contributo. Hanno dato la colpa al commissario Scura (Pacenza) e al
Solo la nostra proposta,
presentata il 18/08/2017 prot. N.13960,
al presidente del consigli comunale, era migliorativa… (sintesi)
multidisciplinare attività week surgery
Anche l’opposizione ha
presentato il giorno del consiglio, una proposta simile alla nostra.
Nessuno degli atti
aziendali è stato applicato
Siamo sempre vigili.
Controlleremo
Siamo disponibili a
qualsiasi incontro su sanità, tasse, viabilità, ecc.
Noi non ci fidiamo…
c’è pace per il P.O.
“Beato Angelo” di Acri, neanche dopo la pubblicazione dell’ultimo atto
aziendale del 17 agosto scorso, che recepisce, con riserva di integrazione il
DCA 110/2017.
Questo ennesimo atto
Finalmente è arrivato
anche se con PRESCRIZIONE il tanto agognato ATTO AZIENDALE che la nostra ASP di
Cosenza, strumento di programmazione e gestione sanitaria deve adottare per il governo della salute dei
cittadini della provincia di Cosenza.
L’atto aziendale
approvato con DCA n° 110 /2017 dalla struttura commissariale della regione
Calabria, e stato pubblicato in data 08.08.2017 e recepito dalla nostra ASP in
data 17.08.2017 con atto formale da parte del Direttore Generale.
Dunque:
l’atto aziendale viene
approvato (finalmente) con riserva di integrazione di n° 7 punti che l’azienda
ASP deve integrare e sostituire come modello organizzativo, (altro che esultanza).
Il direttore generale fa
delle considerazioni in quanto scritto nella introduzione dice: la popolazione
sta invecchiando, bisogna spostare l’offerta dall’ospedale al territorio, le
risorse sono sempre di meno, il distretto va valorizzato, l’assistenza primaria
(medici di base – specialisti ambulatoriali ecc..) si deve integrare in questo
sistema con le medicina ospedaliera,
INSOMMA,
pare che si voglia smantellare l’ospedale a vantaggio del territorio.
Il territorio della
nostra ASP comprende n° 155 comuni con una estensione di 6.709,75 Kmq pari al
44% DI TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE. La metà della Regione Calabria.
Poi dice che è in
programmazione sulla fascia Ionica l’Ospedale unico della Sibaritide (che non
si intravede l’ombra), che dalla parte del Tirreno c’è una valutazione tecnica
finanziaria per rivedere l’assetto
strutturale e impiantistico delle strutture di Paola e Cetraro.
Dunque, secondo noi tutto
questo scrivere in questo atto aziendale mette in evidenza una sostanziale
sconfitta della sanità regionale perché dice e non dice, in pratica non cambia
un bel nulla della attuale situazione organizzativa esistente attualmente.
Per quando riguarda la
situazione del nostro presidio Beato Angelo, l’atto dice, art. 41 “rete
ospedaliera” gli ospedali di zona
disagiata DCA 64/2016, in questi presidi viene assicurata la seguente
attività,: Pronto Soccorso con relative attività di supporto, Medicina
Generale, Chirurgia Generale Ridotta, Anestesia, Laboratorio Analisi, e la
farmacia ospedaliera. La direzione ospedaliera dipende dalla struttura SPOKE di
riferimento.
Finalmente finisce il
matrimonio/convivenza con lo SPOKE di Castrovillari mai andato a buon fine per
volere della dirigenza aziendale e quella dello spoke, e veniamo accorpati allo
spoke di Rossano-Corigliano con un matrimonio da organizzare chissà come sarà.
Tutto questo in pratica
non cambia niente aver spostato lo spoke di riferimento per Acri cambia poco,
anche perché visto come è finito l’ultimo, siamo preoccupati che il nuovo sarà
diverso.
Noi come LACA diciamo:
Dateci quello che la
legge ci dice di avere, cioè dignità e sopravvivenza in una zona considerata
dai vertici regionali come ZONA DISAGIATA. Meritiamo rispetto.
- ABBIAMO FORMULATO UNA NOSTRA PROPOSTA
FATTA DA CITTADINI CHE HANNO A CUORE IL PROPRIO OSPEDALE, SULLA BASE DI QUELLO
CHE ERA E QUELLO CHE E’ ORA, consegnata al presidente del consiglio comunale
come persona super partners da portarla in consiglio discuterla e formulare una
proposta/protesta forte e unica verso gli organi di competenza.
- Che la sanità regionale sia in default
ormai e noto a tutti solo, e che non si vuole accettare.Che si deve rimodulare
una nuova organizzazione del sistema sanitario regionale, mettendo al centro le
risorse dei territori di periferia cosi come ribadito in campagna elettorale
del nostro amato presidente regionale.
- che la direzione aziendale non ha le idee chiare su come dirigere la
sanità locale. (trasferimenti di personale e risorse economiche da investire
come la risonanza magnetica doveva essere operativa da un pezzo,
ristrutturazione della struttura per allocare altri servizi con fondi già
destinati dallo stato 5 milioni di euro per gli ospedali di area disagiata).
- Che lo spostare del nostro ospedale da uno
spoke ad un altro non è la soluzione ottimale. Anche perché siamo convinti che
per gli ospedali di montagna zona disagiata meritano una particolare attenzione
da parte di chi redige questi cervellotici piani, con una PROPRIA AUTONOMIA
gestionale e finanziaria per un rilancio di queste zone definite di disagio
altrimenti si spopolano (cieca e sorda la politica che non
vede/sente queste cose), con la creazione di uno SPOKE DI MONTAGNA
MULTIDISCIPLINARE, dove svolgere tutte
quelle attività di bassa-media intensità di cure per sgravare gli spoke e l’HUB
di Cosenza dove possono attivare attività di media e alta specialistica
sanitaria.
- Da quello che viene scritto nelle delibere
e atti, ad oggi per il nostro presidio non si è visto ancora e ripetiamo ANCORA
niente, era prevista una LUNGODEGENZA CON 16 POSTI LETTO , nemmeno l’ombra anzi nell’atto aziendale non viene
menzionato.
- Era previsto l’ambulatorio di ONCOLOGIA nell’atto aziendale non vi è traccia.
- Il personale sanitario
(medio-infermieristico-e di supporto) cosi come promesso nemmeno l’ombra, anche
perché si ribadisce che per la fine di
questo anno e l’anno 2018 si collocheranno in pensione molte persone, verranno sostituite? Ne
dubitiamo.
- La tanto proclamata tutela
EMERGENZA/URGENZA cioè il Pronto Soccorso da potenziare, che fine hanno fatto i
medici che dovevano arrivare visto la carenza, (trasferimento di un medico da
parte dell’azienda, e la malattia lunga del responsabile), ancora ad oggi la 5°
persona non c’è, con problemi di turnazione. Il rafforzamento del P.S con il
Ginecologo specialista presente anche nelle ore notturne e festive con una
reperibilità sostitutiva a tutela delle donne con costi irrisori visti gli
sprechi in altri posti.
- La riapertura per il 21 agosto del Day
Hospital della medicina ancora chiuso non si capisce il motivo.
- Il completamento come previsto dal DCA
64/2016 di:
- 5 unità mediche in Chirurgia.
- 5 unità mediche in anestesia.
- 5 unità mediche in P.S.
Acri li 02.09.2017