Acri in Rivolta 2! Ad oltranza…
Ancora una volta Acri ha risposto all’appello. I nostri concittadini hanno dato un’altra prova di maturità, e per questo li ringraziamo dal profondo del cuore. Gli acresi hanno dimostrato di non essere solo sensibili alla crisi ed alle tasse, come qualcuno in malafede ha detto, ma anche a temi primari come quello del diritto alla salute, che va difeso strenuamente.
Le premesse erano tutte a sfavore della manifestazione. In molti forse speravano che fallisse, per poter poi ergersi a difensori del popolo, ma quest’ultimo ha risposto in maniera civile e determinata affermando a gran voce: “L’OSPEDALE NON SI TOCCA!”
I cittadini di Acri hanno legittimato, di nuovo, l’operato della Libera Associazione Cittadini Acresi, i cui membri hanno solo a cuore il futuro della città di Acri ed il suo benessere.
Come abbiamo sempre affermato, nel comitato non esistono partiti, e nessuno ha ambizioni politiche, per questo non tollereremo più attacchi e ingerenze di nessun tipo ne verso di noi, e ne verso chi collabora con il comitato, sia da parte dell’amministrazione comunale e sia da parte di chiunque altro!
Per i temi trattati, che riguardano tutta la comunità, sono stati invitati a partecipare tutti primi cittadini dei comuni del comprensorio (Acri, Bisignano Luzzi, ed i paesi albanesi), ed anche il presidente Oliverio. Nessuno di essi però ha risposto al nostro appello. Abbiamo anche notato il sindaco Tenuta assieme ad alcuni assessori e consiglieri, che si sono uniti al corteo.
Ci dobbiamo purtroppo scusare per i problemi tecnici sopraggiunti (sfortuna o sabotaggio!?), che hanno inevitabilmente alterato il programma degli interventi, e pertanto abbiamo dovuto improvvisare, ma l’obiettivo di protestare contro il piano di riordino della sanità calabrese e per un serio piano sulla viabilità è stato raggiunto.
La domanda adesso è d’obbligo: Cosa si fa?
Come comitato cittadino, insieme ai sindacati ospedalieri, chiederemo l’istaurazione di un tavolo di trattativa con la Regione ed il Commissario alla Sanità, e se vorrà anche il Comune, per la presentazione di una proposta concordata con gli operatori sanitari e in base alle esigenze della popolazione per il potenziamento dell’Unità Ospedaliera. Dal Commissario c’è stata un’apertura affinché il piano venga rivisto, vogliamo vedere se fa davvero sul serio oppure sia solo una manovra “politica”. Non ci accontenteremo più delle promesse, questa volta vogliamo i fatti!
Vigileremo attentamente affinché il nostro ospedale ed i suoi operatori riacquistino la dignità che meritano.
Inoltre, chiederemo alla Regione e all’ANAS la ripresa dei lavori ma anche una viabilità degna di questo nome, perché Acri non deve essere più isolato!
Siamo pronti a intraprendere forme di lotta più eclatanti se non verremo ascoltati. Dobbiamo stare uniti, solo così potremo imporre le nostre condizioni.
Ricordatevi sempre, la Sovranità appartiene al Popolo!
Firmato: “Libera Associazione Cittadini Acresi”
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