Mercoledì 21.02.2018, su richiesta della LACA, si è svolto un incontro tra i componenti del direttivo della Libera Associazione Cittadini Acresi e il nuovo Direttore Sanitario del P.O. di Acri, dott. Giacomo Cozzolino. Dal dibattito, svoltosi all’insegna del reciproco rispetto dei ruoli, sono emersi i presupposti per una proficua collaborazione per il futuro. Il dott. Cozzolino ha ricordato l’impegno profuso in campo sanitario dall’associazione, complimentandosi per la caparbietà e la compattezza dimostrata in questi anni. Il nuovo DS ha continuato sottolineando l’attenzione mostrata dalla direzione generale dell’ASP di Cosenza e della nuova amministrazione comunale acrese verso il nosocomio cittadino, evidenziando nel contempo le difficoltà incontrate nell’intervenire in maniera efficacia nei diversi ambiti ospedalieri. Sono state rese note alcune le iniziative intraprese dall’ASP, come le convenzioni sottoscritte per un chirurgo e un anestesista di altre aziende sanitarie, l’ultimazione dei lavori della nuova apparecchiatura RMN da inaugurare a breve dopo i dovuti collaudi, l’apertura del reparto di Lungodegenza con 10 posti letto iniziali. Dopo un’ampia discussione su diverse tematiche specifiche riguardanti l’ospedale, la LACA ha consegnato al dott. Cozzolino la proposta elaborata e già presentata ad Oliverio e Scura nel dicembre 2015, al sindaco Pino Capalbo nei mesi scorsi. La proposta prevede una decina punti, per la valutazione e ripartenza del nostro Ospedale, i più urgenti sono: la rimodulazione in tempi brevi delle attività chirurgiche programmate; l’attivazione della reperibilità notturna e festiva di un ginecologo per il Pronto Soccorso; l’immediata apertura della lungodegenza; la rimodulazione della tele-radiologia; L’apertura immediata dell’ambulatorio di oncologia per la cura e la diagnosi; la risoluzione definitiva del disservizio CUP. Noi della LACA riteniamo i problemi non sono stati risolti e che sia stato perso troppo tempo, per colpa della politica che è stata sorda e cieca. Il Direttore Sanitario ha preso atto e valutato la documentazione presentata, riconoscendo l’ottimo lavoro fatto, chiedendo contemporaneamente ulteriori incontri cadenzati per affrontare insieme tutte le tematiche che oggi attanagliano la sanità acrese. I componenti della LACA ringraziano il dott. Cozzolino per la più ampia disponibilità e professionalità dimostrate. Inoltre, in considerazione della reale volontà di elevare gli standard qualitativi, dei tempi di realizzazione forniti e dell’impegno in prima persona espresso nella realizzazione delle nostre istanze, la LACA sarà aperta al confronto richiesto, sempre nell’interesse dei cittadini, che ambiscono ad una sanità degna di un paese civile.
Mese: Febbraio 2018
La Libera Associazione Cittadini Acresi, è noto, tra le sue finalità azione a tutela dell’Ospedale di montagna zona Disagiata com’è quella di Acri e, più in generale, degli ospedali montani calabresi, come primo punto del nostro statuto.
Nella campagna elettorale ormai terminata, ne abbiamo sentito di “cotte e di crude”, in particolar modo in campo sanitari. Abbiamo assistito alle solite passerelle, poche per la verità, dei soliti noti del panorama politico regionale e nazionale. Gli esponenti di queste forze politiche si sono prodigati a fornire ricette e soluzioni agli ormai cronici problemi della Sanità calabrese. E in occasione di una di queste (sempre in occasione di tornate elettorali!), con nostro sommo stupore e senza rendercene conto, ci siamo trovati nelle nostre file, come associato, una personalità veramente straordinaria di lunghissima carriere politica e quindi notissimo alla politica locale e regionale, nonché a Roma e dintorni. Il “novello” Machiavelli ha ammesso e ribadito ciò che noi affermiamo da 4 anni, cioè la sanità calabrese è al collasso, per le vicende che tutti conosciamo: piano di rientro, blocco del turnover, taglio dei servizi essenziali e periferici. In sintesi: commissariamento e politica hanno fallito! La ricetta del nostro “statista” per uscire dalla crisi in campo sanitario si sintetizza nella frase: “Per la sanità Calabrese bisogna ripartire dalle periferie, dare dignità a queste zone che più di tutte hanno sofferto il piano di rientro sulla sanità, bisogna ripensare un nuovo modello di sanità moderna che parta dalla montagna per evitare il sovraffollamento delle altre strutture, la migrazione e lo spopolamento”. “Alla faccia del bicarbonato di sodio!”, direbbe Totò. Queste le affermazioni che ha ribadito tutte le volte che torna dalle nostre parti. Il nostro socio occulto ha forse letto i documenti con le nostre proposte recapitategli oltre 2 anni fa? Ha forse avuto un moto di orgoglio, elettorale? E’ ormai chiaro che siamo sulla stessa linea, allora perché tergiversare e non chiedere il termine del commissariamento, visto che lo poteva fare già dal 2014 e lo potrebbe ancora fare. A noi della LACA fa molto piacere che vengano dette queste cose anche in campagna elettorale, e aggiungiamo: Carissimo presidente della giunta regionale on. Mario Oliverio, visto che la pensa come noi in materia di sanità, non sarebbe il caso di affrontare questo finalmente e seriamente questo tema, senza incatenamenti di sorta? Considerato, poi, che tiene molto alla zona di montagna, la invitiamo ad accettare la nostra tessera onoraria come associato LACA. Attendiamo fiduciosi, anche il responso delle urne.