La Sorical, società a capitale misto, pubblico-privato (Regione Calabria 53,5% – la francese Veolia 46,5%), “fornisce” acqua a 368 comuni calabresi. Il tutto alla faccia del referendum sull’acqua pubblica del 2011! Noi cittadini abbiamo subito l’incapacità dei politici locali di difendere i comuni che amministrano. A parte un solo caso isolato (Borgia – CZ) in cui un comune ha presentato ricorso al TAR, la stragrande maggioranza dei comuni calabresi subisce passivamente questo abuso. I calabresi hanno pagato alla Sorical tariffe illegittime: è tra i 140 e i 120 milioni di euro la differenza tra gli importi fatturati abusivamente da Sorical, tra il novembre 2004 e il dicembre 2016 e quelli che invece andavano fatturati con l’applicazione delle tariffe di legge. Una somma pazzesca, di cui nessuno ha finora parlato e su cui il potere politico continua a tacere ignobilmente, perché il sistema ha fatto e fa comodo a tanti. Gli investimenti di Sorical sulla rete sono stati molto limitati, ben al di sotto di quelli preventivati, circa 61 milioni accertati contro i 265 milioni che dovevano essere investiti per legge. Intanto, anche noi acresi paghiamo l’inefficienza della politica. A inizio ottobre con un ordinanza del Sindaco erano state chiuse 5 fontane pubbliche, per la contaminazione di coliformi, 2 sono state riaperte le altre no. C’è forse qualche altro problema oppure più semplicemente si vuole risparmiare acqua pubblica? Altro problema del servizio idrico è la cronica mancanza d’acqua in ampie zone del territorio comunale, coincidenti per lo più all’acquedotto gestito da Sorical. Non c’è acqua, si chiudono i rubinetti, ce n’è troppa e li chiudono lo stesso! Molti nostri concittadini sanno bene di cosa stiamo parlando. Altra scusa accantonata per la mancanza d’acqua ad Acri, è il “famoso” interruttore magnetotermico dell’impianto di sollevamento di Ominiello, che al primo temporale salta e interrompe l’erogazione di energia elettrica alle pompe. Ora, lasciamo stare le scelte cervellotiche adottate per realizzare di un siffatto acquedotto, ma è mai possibile che in decenni nessuna amministrazione sia stata lungimirante nell’adottare misure di prevenzione e manutenzione del rete idrica comunale? Come cittadini chiediamo rispetto. Tutte le informazioni su un bene pubblico ed essenziale come l’acqua devono essere chiare e puntuali: le analisi sulle acque (potabili e reflue) e ogni comunicazione circa l’interruzione dell’erogazione nelle diverse zone del territorio comunale devono essere pubblicate sul sito internet e sui canali di comunicazione istituzionali. Chiediamo formalmente all’amministrazione comunale di voler procedere contro Sorical per i disservizi provocati alla popolazione ed all’impugnazione delle tariffe illegittime e per la restituzione delle cifre indebitamente incassate.
Lascia un commento