Alla fine Pinocchio c’è l’ha fatta: sembra che abbia trovato il coraggio di presentare un ricorso al TAR per impugnare il decreto commissariale. Non da solo però, ha dovuto aspettare che il sindaco di San Giovanni in Fiore, Belcastro, per comodità B., decida anche lui a favore del ricorso contro il DCA30 2016. Noi avevamo già chiesto a Pinocchio ed alla sua giunta di presentarlo contro il DCA n.9 del 2015, dopo la manifestazione del 29 aprile 2015, di cui è appena passato l’anniversario. Ricorso, poi, presentato in autonomia dal Co.M.O.Cal., di cui la L.A.C.A. fa parte. Questo perché i sindaci dei comuni montani avevano abbassato le orecchie davanti allo strapotere di Scura, ed al quale hanno lasciato campo libero. La coppia Pinocchio – B., nei mesi scorsi non è stata capace di presentare un piano credibile al commissario, fregandosene delle associazioni sul territorio e dei sindacati ospedalieri. Come L.A.C.A. abbiamo chiesto di partecipare agli incontri, sia con Scura sia con Oliverio, portando una nostra proposta (ospedale di zona disagiata o spoke di zona montana con San Giovanni in Fiore), alla quale non abbiamo avuto mai risposta. Nell’assenza di Oliverio, succube del Governo, e quando ormai i nostri “paladini” non sapevano più che pesci pigliare, sono arrivati anche i capitani coraggiosi dell’opposizione (PD) a dare manforte.
Dopo la pubblicazione del decreto n.30, Tenuta si dichiarava “moderatamente soddisfatto”, salvo poi rimangiarsi le parole nello stesso consiglio comunale. Allora comincia il balletto di incontri in ospedale e in comune, nei quali gli viene spiegato in maniera decisa, che quello che ha ottenuto è solo la certificazione di un ospedale destinato al ridimensionamento, se non alla soppressione, ovvero che Scura ha giocato con loro “come il gatto col topo”. Allora Tenuta e B., accorgendosi che la situazione è sfuggita loro di mano (non che fossero mai stati in partita!), provano a correre ai ripari, come dire “una volta che i buoi sono scappati, si chiude la stalla!”. Ecco allora la furbata: a distanza di oltre un mese dalle lodi al decreto, presentano ricorso, VIVA LA COERENZA! L’opposizione PD invece afferma: “ma aveva preso accordi così!”, “aveva preso accordi cosà!”, “Ci sono i verbali!”, ma quali verbali? La verità è che senza un piano credibile per il rilancio dell’ospedale di Acri, e senza reali sponsor politici, era ovvio che Scura scegliesse la strada più comoda per lui, ovvero quella segnata già un anno fa.
Oramai il fallimento di questa amministrazione comunale è certificato finanche dal vice sindaco che afferma candidamente che il governo della Città è “in mano ai ragazzini”, ai responsabili di settore, al segretario comunale, e noi aggiungiamo anche a qualche semianalfabeta! L’assessore Ferraro, che fa parte da circa 3 anni di questa giunta, ha ufficializzato l’incompetenza cronica e la mediocrità di questa maggioranza e l’inadeguatezza del sindaco Tenuta ad amministrare una città come Acri. Per questo, chiediamo dal profondo del cuore, fateci un favore: EVITATECI ALTRI 2 ANNI DI QUESTO SQUALLORE! Ve lo chiedono i cittadini acresi.
Firmato: Libera Associazione Cittadini Acresi.