Sito della Libera Associzione Cittadini Acresi

Mese: Dicembre 2015

Lettera aperta al sindaco di Acri. (2)

Sono mesi che ripetiamo a gran voce che la situazione economica e sociale ad Acri sta vivendo una pericolosa involuzione. Ai membri della nostra associazione arrivano in continuazione lamentele di ogni tipo, neanche fossimo l’ufficio reclami comunale! Per far capire di cosa stiamo parlando, riportiamo integralmente una lettera, indirizzata da una nostra concittadina al Sindaco Tenuta, di cui ha voluto farci partecipe:

Lettera Firmata e protocollata

Spett.le Signor Sindaco,

Alla cortese attenzione del signor Sindaco

vedo con grande amarezza che con i tributi andiamo di male in peggio!!!

Le vendite dei commercianti vanno calando, e Lei cosa pensa bene di fare!? Aumenta la tassa sui rifiuti comunali. Mi dica lei. Più e più volte le ho chiesto di intervenire per fermare l’abusivismo dei venditori ambulanti di prodotti ortofrutticoli nei dintorni del mio punto vendita, perché mi recavano un grave danno economico; ma lei non mi è venuto incontro in nessun modo.

Mi può dire cortesemente, adesso, come faccio a pagare una mazzata del genere, circa 400€, se gli incassi si stanno riducendo all’osso? Riesco, con fatica, a pagare l’affitto, la luce, e le altre spese di cui non posso fare a meno. Mi dica: devo forse chiudere? Perché è questo che state facendo: state mettendo in croce tutti i commercianti che come me, con fatica, cercano di tirare avanti. Se l’alternativa è questa, dopo ce lo da lei un lavoro per poter sopravvivere?

Mi dica lei come fare, magari in questo caso riesce a darmi una risposta plausibile.

Colgo l’occasione per ringraziarla del “Bel Panettone” che ci ha inviato. Con il Natale alle porte ci voleva!

Lettera firmata.

Noi siamo solidali con tutti i nostri concittadini, soprattutto quelli che versano in condizioni disagiate. I nostri amministratori ormai hanno abdicato da tempo al loro ruolo di percettore di istanze, negandosi ad un confronto aperto con la popolazione dalla quale sono ormai lontani da tempo. Con le festività natalizie alle porte, emerge ancor più forte il senso di smarrimento. Siamo stanchi e amareggiati, dalla supponenza di chi, con arroganza, si pone come la verità assoluta. Nonostante tutto, continueremo lo stesso a fare il possibile perché un minimo di giustizia venga ristabilito.

Firmato: “Libera Associazione Cittadini Acresi”

Promesse solo promesse

Parole, solo parole!

La politica, sia nazionale, sia locale, continua a non dare risposte ai cittadini esasperati, vessati come sono da tasse e balzelli, senza avere una contropartita in termini di servizi sanitari efficienti. Come avevamo già evidenziato i “risultati ottenuti” per l’ospedale di Acri, non rispondono alle richieste ed alle esigenze del territorio acrese ed al suo comprensorio. Le rassicurazioni ricevute sono solo palliativi e fumo negli occhi. Infatti, siamo ancora fermi al decreto n.9 dell’aprile scorso. L’unica differenza, è che il solo laboratorio analisi rimanga operativo come struttura semplice (senza primario). Come aveva già affermato il commissario Scura, nella sua “gita ad Acri”, ad aprile scorso. Il nuovo decreto per il riordino della Sanità calabrese doveva essere pronto entro i primi di novembre, ma come abbiamo potuto appurare nulla è scaturito dall’autorità commissariale. Autorità commissariale, che è anche alle prese con i dissidi interni (sub commissario Urbani) ed esterni (Ministero della Salute e Dipartimento Sanità Regione Calabria). Nelle dichiarazioni del sindaco Tenuta, c’è una ostentata e immotivata soddisfazione. Lo stesso si è guardato bene dal menzionare la RM, che potrebbe non essere più installata ad Acri. Su imposizione di Scura, potrebbe essere dirottata nell’ASP di Reggio Calabria. L’ennesimo scippo  alla città di Acri ed  ai suoi cittadini. Nonostante le rassicurazioni del Commissario dell’ASP di Cosenza Filippelli, come cittadini siamo indignati da questo comportamento e questo rimbalzo di responsabilità su temi cosi importanti per la Salute pubblica. La soddisfazione del sindaco Tenuta, quindi, non ha ragione di esistere e ci lascia letteralmente di basiti! Ma forse, la soddisfazione del sindaco, risiede altrove. Infatti, ad ottobre scorso, con Delibera a firma del Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Tenuta andrà a svolgere, insieme ad altri 2 componenti, al compenso di 60 mila€ complessivi annui, il ruolo di componente del collegio sindacale dell’A.O. di Cosenza. Alla luce di quanto sta accadendo, non sappiamo quanto questo fatto possa influire sulle decisioni che riguardano l’ospedale di Acri, visto che gli incarichi di Scura e Tenuta sono stati assegnati entrambi dal Ministero della Salute. Noi possiamo stare a guardare mentre si prende in giro la popolazione. Da parte nostra, abbiamo inviato un’altra richiesta formale di incontro al Commissario ad Acta per presentare il nostro piano per l’ospedale di Acri. Nel frattempo, chiediamo ancora con forza il rientro dei medici e delle apparecchiature trasferiti a Castrovillari, ed il ripristino e l’attivazione dei servizi previsti da tutti i decreti commissariali, come la Lungodegenza ed il Percorso Nascita. Inoltre, chiediamo al DG Filippelli, di non dar seguito alla richiesta di spostamento della RM da Acri all’ASP di Reggio Calabria. Siamo stanchi delle promesse disattese, vogliamo fatti, solo e semplicemente fatti!

Firmato: “Libera Associazione Cittadini Acresi”

Parole, solo parole!

La politica, sia nazionale, sia locale, continua a non dare risposte ai cittadini esasperati, vessati come sono da tasse e balzelli, senza avere una contropartita in termini di servizi sanitari efficienti. Come avevamo già evidenziato i “risultati ottenuti” per l’ospedale di Acri, non rispondono alle richieste ed alle esigenze del territorio acrese ed al suo comprensorio. Le rassicurazioni ricevute sono solo palliativi e fumo negli occhi. Infatti, siamo ancora fermi al decreto n.9 dell’aprile scorso. L’unica differenza, è che il solo laboratorio analisi rimanga operativo come struttura semplice (senza primario). Come aveva già affermato il commissario Scura, nella sua “gita ad Acri”, ad aprile scorso. Il nuovo decreto per il riordino della Sanità calabrese doveva essere pronto entro i primi di novembre, ma come abbiamo potuto appurare nulla è scaturito dall’autorità commissariale. Autorità commissariale, che è anche alle prese con i dissidi interni (sub commissario Urbani) ed esterni (Ministero della Salute e Dipartimento Sanità Regione Calabria). Nelle dichiarazioni del sindaco Tenuta, c’è una ostentata e immotivata soddisfazione. Lo stesso si è guardato bene dal menzionare la RM, che potrebbe non essere più installata ad Acri. Su imposizione di Scura, potrebbe essere dirottata nell’ASP di Reggio Calabria. L’ennesimo scippo  alla città di Acri ed  ai suoi cittadini. Nonostante le rassicurazioni del Commissario dell’ASP di Cosenza Filippelli, come cittadini siamo indignati da questo comportamento e questo rimpallo di responsabilità su temi cosi importanti per la Salute pubblica. La soddisfazione del sindaco Tenuta, quindi, non ha ragione di esistere e ci lascia letteralmente di basiti! Ma forse, la soddisfazione del sindaco, risiede altrove. Infatti, ad ottobre scorso, con Delibera a firma del Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Tenuta andrà a svolgere, insieme ad altri 2 componenti, al compenso di 60 mila€ complessivi annui, il ruolo di componente del collegio sindacale dell’A.O. di Cosenza. Alla luce di quanto sta accadendo, non sappiamo quanto questo fatto possa influire sulle decisioni che riguardano l’ospedale di Acri, visto che gli incarichi di Scura e Tenuta sono stati assegnati entrambi dal Ministero della Salute. Noi non  possiamo  stare a guardare mentre si prende in giro la popolazione. Da parte nostra, abbiamo inviato un’altra richiesta formale di incontro al Commissario ad Acta per presentare il nostro piano per l’ospedale di Acri. Nel frattempo, chiediamo ancora con forza il rientro dei medici e delle apparecchiature trasferiti a Castrovillari, ed il ripristino e l’attivazione dei servizi previsti da tutti i decreti commissariali, come la Lungodegenza ed il Percorso Nascita. Inoltre, chiediamo al DG Filippelli, di non dar seguito alla richiesta di spostamento della RM da Acri all’ASP di Reggio Calabria. Siamo stanchi delle promesse disattese, vogliamo fatti, solo e semplicemente fatti!

Firmato: “Libera Associazione Cittadini Acresi”

Pseudo associazione Tenuta

SINDACO: NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE!

Oltre Cinquemila persone in piazza (in due distinte manifestazioni) non sono bastate al primo cittadino di Acri, Nicola Tenuta, per conoscere i suoi cittadini. Non sono bastate e crediamo che non basteranno. Come non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, allo stesso modo il nostro Tenuta si arrovella il capo nel cercare di capire chi non ha nessunissima intenzione di conoscere. O quale statuto abbiamo o dovremmo avere per conservare la dignità di cittadini.

Pseudo associazione”, ha detto durante il Consiglio comunale del 26 ottobre scorso. “Che io ancora non ho lo statuto.” Tralasciamo la provvisorietà dell’italiano parlato dal Sindaco e umilmente cerchiamo, insieme a lui, di capire cosa abbia voluto dichiarare con le sue sibilline argomentazioni: “Gli immobili, qui in realtà si confondono. Questa pseudo associazione che io ancora non ho lo statuto. Ma cercheremo di averlo, di reperirlo in questi giorni, confonde in realtà l’oggetto, cioè il numero degli immobili soggetti a TARI o TARES con il numero degli abitanti. Una confusione proprio marginale. (Rumori in sottofondo) Sì, sì, sì. (Rumori in sottofondo) No, no, no. Io, io, io, stavo solo dicendo che qua c’è una grande confusione. Perseguiremo altre vie per evitare che si continui su queste confusioni. Non solo quelle politiche, le risposte che dobbiamo dare, ma anche altre.”

Noi, cittadini liberi di Acri, siamo stati fin troppo chiari. È lui che deve far chiarezza prima a se stesso. E poi ai suoi più prossimi interlocutori: i consiglieri di maggioranza e poi di opposizione.

Se vuole conoscere il nostro Statuto lo informiamo che il nostro Statuto è la strada. È scritto sui marciapiedi e nelle piazze. Si alimenta con l’inchiostro dei diritti. E si pronuncia LEGALITA’.

C’è confusione! Eccome se c’è! Ribadiamo la favola del sordo e aggiungiamo anche quella della volpe di Esopo. Che quando non arriva all’uva non ha il coraggio di ammetterlo e dice che è acerba.

Firmato: Libera Associazione Cittadini Acresi

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